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Il sogno

Correva l’anno 2019 e con l’acquisto di “Birra in Franconia – Diario di viaggio alla scoperta della tradizione brassicola francone” di Manuele Colonna, iniziavamo a sognare il viaggio culturale birrario imminente, il sogno di ogni bambino bevitore. Tra mappe, tappe, treni ed aerei per raggiungere la Mecca Birraria Europea, come di consueto, cominciavamo a studiare scrupolosamente i giorni del successivo anno 2020 adatti ad incastonare ferie e denari per intraprendere uno dei viaggi che avremmo ricordato per sempre.
Nemmeno il tempo di iniziare a cercare un biglietto aereo che a Dicembre 2019 esplode un raro caso di… Pandemia!
Tra ansie e paure del momento storico a cui abbiamo assistito, riponiamo in magazzino tutte le scartoffie che avevamo preparato per il viaggio e deponiamo il sogno a data da destinarsi. Purtroppo per due lunghi anni. Finalmente il peggio passa e, vistosamente cambiati e degenerati da due anni di reclusione, arriva Gennaio 2022. Giunti ad un periodo di rinascita e di calma mondiale, ma nemmeno il tempo di guardarci intorno che scoppia una Guerra che desta scalpore nel nord Europa (forse prossima a divenire una Guerra Mondiale), dal magazzino buio ed impolverato riesumiamo le vecchie carte da viaggio del Sogno, che finalmente poteva divenire realtà. Tre lunghi anni di attesa, ma finalmente è nelle nostre mani, digitali, perchè ormai anche il cartaceo è obsoleto : Biglietto di andata e ritorno ROMA – MONACO, il quale vuol dire… FRANCONIA!

Viaggio in Franconia

Un pò di appunti per il turista sbronzo, e non, che vuol raggiungere la Mecca Birraria :
Wikipediamente parlando, la Franconia (in tedesco Franken) è una regione geografica e storica del centro della Germania, parte dell’odierno Land di Baviera, del quale costituisce la parte settentrionale. Amministrativamente, la Franconia è composta di tre circoscrizioni (Regierungsbezirke): la Media Franconia (Mittelfranken) con capoluogo Ansbach, la Bassa Franconia (Unterfranken) con capoluogo Wurzburg e l’ Alta Franconia (Oberfranken) con capoluogo Bayeruth. Per chi mastica (e beve birra) la Franconia rappresenta uno degli ultimi avamposti di tradizioni brassicole millenarie. Rusticità e cultura sono l’ossigeno di questa meravigliosa regione che nella circoscrizione dell’ Oberfranken (quella in cui ci concentreremo più avanti) ospita più di 200 birrifici, la più alta concentrazione di siti produttivi per km quadrato e per abitante, in un’area piuttosto ristretta. Senza dimenticare che tutta la regione della Baviera ha un elevato tasso di birrifici presenti, ospitandone circa 1300. La città per eccellenza e nucleo fondamentale di un viaggio birrario che non può assolutamente mancare sulle tappe, di cui parleremo in questo articolo, è senz’altro Bamberga.

Tornando agli appunti turistici, il miglior modo per raggiungere Bamberga è un volo aereo per Norimberga, città che dista solo 60km di treno, e che sicuramente merita una visita, ma ne parleremo più avanti.

Purtroppo con l’avvento della Pandemia, il traffico aereo per Norimberga dall’ Italia è stato drasticamente ridotto ed il consiglio è di verificare spesso se è possibile sbarcare all’ Albrecht Dürer Flughafen di Nürnberg. Purtroppo per noi non erano disponibili voli ed abbiamo optato per un volo Roma Fiumicino – Monaco di Baviera.

Il periodo migliore per raggiungere la Franconia, è senz’altro Giugno – Settembre, sia per un fatto metereologico, sia perche è il periodo in cui aprono le Keller Estive dei birrifici, meravigliosi scorci fuori città immersi nel verde dei faggi secolari, dove bere birra fresca servita dalle botticelle.

Il viaggio diventa realtà

Il nostro viaggio è cominciato il 9 giugno 2022, dopo bui e lunghi anni di attesa, finalmente.
Noi Shire Boys, in compagnia di alcuni amici romani, siamo sbarcati a Monaco di Baviera in un bel fresco giorno di pioggia alle ore 13:00, pronti per raggiungere dall’ Aeroporto di Monaco in 30min circa, il centro città. Dalla München Hbf, la stazione centrale di Monaco, le opzioni sono due: treno veloce di 2h e 30 per Bamberga ad un prezzo abbastanza caro, o treno regionale che in  3h e 30 attraversa tutto il Land per raggiungere la Mecca Birraria. Essendo in un periodo storico particolare (ancora ?!) abbiamo approfittato dell’offerta del Governo Tedesco, per combattere il caroprezzi del carburante, di un biglietto da soli 9 euro valido per i mesi di Giugno, Luglio ed Agosto, utilizzabile su tutti i mezzi di trasporto tedeschi (tranne alta velocità).
Il viaggio in treno cominica e la fame e la sete destano ad arrivare. C’è un opzione, che già avevamo messo in programma : Norimberga e le sue fantastiche Rotbier e Schawrz dello storico birrificio di centro città Hausbrauerei Altstadthof. Due ore circa, dopo essere partiti da Monaco Centro, arriviamo alla città che tutti ricordiamo aver studiato sui libri di scuola, per uno dei piu famosi processi giuridici della storia. Norimberga è una città meravigliosa, ampiamente ricostruita dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che vi farà viaggiare attraverso il puro Medioevo.

Giunti in stazione, ci dirigiamo frettolosamente affamati verso Altstadthof che dista soli 10minuti a piedi.
Il destino, ovviamente, vuole che la cucina del locale è chiusa, episodio che riscontreremo molte altre volte nei giorni a seguire. Il consiglio è di verificare sempre gli orari di apertura e chiusura delle cucine dei piccoli locali tedeschi, non preoccupatevi, per bere non c’è quasi mai problema. Ripieghiamo, due passi piu in là, nella locanda Augustiner Zur Schranke proprio sotto la Tiergartnertor, una meravigliosa e fiabesca vista di un enorme portone delle mura della città.

Dopo esserci ingozzati delle famose Salsicce di Norimberga ed aver tracannato 1 litro di Augustiner Helles, torniamo vistosamente assetati all’ Hausbrauerei Altstadthof. Il clima interno è delizioso : il silenzio dei bevitori assidui è interrotto solo dallo scrosciare della birra versata nel bicchiere dalle fredde spine del bancone. Non esitiamo a chiedere un boccale della storica Rotbier, semplicemente emozionante. Colore rosso, davvero rosso, con meravigliosi aromi di caramello dominanti, ci rinfresca la bocca ricca di sapori del cibo precedentemente ingozzato, imboccando dolce e terminando con un leggiadro amaro a ripulire. Semplicemente, una vera delizia. Il secondo giro è un refill di Rotbier, seguito dal terzo, ancora una volta, un’incredibile Schwarzbier. Appagati è poco. Ripagati alla perfezione da Norimberga, ci incamminiamo per la stazione verso il treno che ci porterà a Casa, Bamberga è vicina.

Bamberga

Ci troviamo nell’ Oberfranken, ovvero Alta Franconia, distretto che con i precedentemente citati Mittelfranken e Unterfranken formano la regione storica della Franconia. Bamberga è una cittadina sita sul fiume Regnitz, conta 76.674 abitanti ed è situata circa a 60km a nord di Norimberga e ben 230km dal capoluogo Monaco di Baviera.

Cominciamo col dire che Bamberga dovrebbe essere visitata a prescindere dalla passione per la birra (ma non siete ben accetti su questo blog, ah ah ah) perchè colma di storia. È una meravigliosa cittadina risparmiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale ed il suo centro storico dal 1993 è patrimonio dell’ UNESCO. I tratti tipici che si esprimono con il simbolo della città nell’ Altes-Rathaus (il vecchio municipio), il duomo Bamberger Kaiserdom, la Neue Residenz, ll Kloster Michelsberg Abbazia di Monte San Michele ed il centro storico puramente medievale, vi lasceranno completamente a bocca aperta. Passeggiando nel centro città, che gli occhi puntino a terra o verso il cielo, ogni piccolo scorcio vi farà viaggiare nell’era tardo-romanica e gotica, ammirando una delle più belle e piccole cittadine del centro Europa.

Arriviamo alle 16:30 alla stazione che dista dal centro città solo 10 minuti di camminata. Check – in in albergo, doccetta ed il programma è già chiaro.

Prima tappa : Heller-Brau  Trum, per i comuni mortali Schlenkerla.

Arriviamo nel pieno centro storico di Bamberga, in questa stradina chiamata Dominikanerstrasse e già l’intenso mormorio di persone ci riempie la faccia di un enorme sorriso. Di fronte al portone d’entrata una numerosa presenza di gente con bicchieri (in vetro!) ricolmi di Marzen intenti a discutere in un normalissimo Giovedi sera. Ci affrettiamo ad entrare sotto le arcate di una incredibile struttura medievale, estasi.

L’interno è storia. 1678 la fondazione del locale, si respira il vero Medioevo. Il posto è molto turistico ma ciò non intacca l’incredibile atmosfera. Ci accomodiamo al nostro tavolo precedentemente prenotato, sotto un imponente crocifisso in legno, foto storiche e mura ricoperte di legno, proprio affianco alla finestrella in vetro colorato stile gotico che rappresenta il collegamentro tra la cucina ed il locale, pertugio da dove escono fuori tutte le prelibatezze culinarie dello chef che, tra le cotture di stinchi e patate, è intento a bere il suo willybecher ricolmo di Marzen.

La cena è pura estasi culinaria. Immancabile la “cipolla alla Bamberga”, un’enorme cipolla ripiena di carne e pancetta, servita con patate e salsa alla Marzen affumicata. Il must è sicuramente lo Schauferla, spalla di maiale arrosto croccante, servita con crauti, gnocchi di patate ed immancabile salsa di birra affumicata. Il tutto è ovviamente innaffiato da mezzi litri di willy becher riempiti a profusione dallo Schanke, insenatura in legno del locale, ricolma di bicchieri e due enormi botticelle da 50lt. Essendo nel periodo di Giugno, una delle due botticelle è la birra estiva di Schlenkerla, prodotta proprio per l’inizio di Giugno (quindi freschissima), la Krausen, una dissetante helles prodotta con il medoto del krausening, ricevendo parte di mosto della Marzen e quindi leggermente affumicata. L’altra botticella era l’immancabile Aecht Schlenkerla Rauchbier Märzen. Qui si respira la storia. Appagati dall’incredibile giornata, sogni tranquilli ci aspettano nella prima notte francone.
Dopo una serata, ma anche giornata, leggendaria arriviamo ad un soleggiato e caldo Venerdì mattina, freschi nonstante gli ettolitri di Rauchbier trangugiati, pronti per ammirare le bellezze della città di Bamberga e raggiungere in centro città la nostra seconda tappa birraria.

Seconda Tappa : Zum Sternla

Nel periodo di massimo splendore birrario, nel 19esimo secolo, a  Bamberga erano presenti 65 birrifici e 22 keller. Oggi i birrifici della città sono appena 10, l’ultimo nato è del 2019 e risiede nella Gasthaus (locanda) più antica di Bamberga, presente dal ben 1380. Il birrificio più giovane, la locanda più vecchia quindi. Zum Sternla è a 5 minuti dal centro storico, ed è la nostra seconda tappa birraria, pronta a deliziarci per il pranzo del Venerdì. Il locale è davvero splendido, il colore principale è un rosa adornato dalle lettere medievali gotiche tipiche della Città, con il nome del birrificio impresso all’esterno e l’anno di nascita della Gasthaus.
All’interno della locanda il materiale principale è il legno che richiama gli aspetti tipici e medievali del luogo, sedie incise dalla Zoigl, la stella a sei punte simbolo alchemico.
Lo spazio esterno è ricco di posti a sedere, tipiche panche in legno e grandi ombrelloni che ci riparano da un caldo sole di Giugno. L’età media è abbastanza elevata e i bicchieri sono ricolmi ovviamente di birra.

Il menu culinario si ripete nelle tipiche delizie tedesche di maiale, cipolle, salsicce, ma questa volta per rimanere più “leggeri” optiamo per una Cotoletta (gigante) alla Viennese (sempre di maiale) e le sempre presenti insalate di patate.
Le proposte brassicole sono 3 : Sternla Export, una croccante e giovane Helles, Sternla Marzen, dolce e floreale Marzenbier ed una terza birra, la stagionale che varia, che per il periodo estivo è una Kellerbier. Al termine di un meraviglioso pranzo, con un sole cocente ma all’ombra delle incrdibili architetture gotiche del centro di Bamberga, ci dirigiamo verso un altro tassello, importantissimo, del nostro fantastico viaggio.

Terza Tappa : Spezial Keller

Il percorso che attraversa due maestose chiese gotiche, Obere Pfarre e St. Stephan, accompagnati dal suono delle campane delle 15:00, ci porta verso una stradina in salita dove alla base troviamo il birrificio ed area produttiva di Schlenkerla. Ancora qualche minuto a piedi, non troppo ripido ma abbastanza faticoso, visto il caldo ed il ricco pranzo di Zum Sternla, ci apprestiamo a raggiungere Spezial Keller.

Sette colli formano Bamberga, come una piccola Roma. Quello su cui ci troviamo è Stephansberg. Questi colli in ambito birrario sono famosi per la presenza di antiche gallerie nella roccia che si estendono per circa 40km. L’estrazione di pietra arenaria, in passato, ha permesso di creare questi tunnel in cui i birrifici cittadini nel passato facevano maturare la loro birra date le ottime temperature di stoccaggio, soprattutto nel periodo estivo. Da qui nasce la vera Kellerbier della Franconia, appunto “birra di cantina”, conosciuta anche come Ungespundet. Quest’ultima prende il nome dal tappo di legno (Spund) di chiusura delle botti, tappo che durante la maturazione veniva rimosso per permettere la fuoriuscita di anidride carbonica, processo simile alle Real Ale. Questa particolarità dava origine ad una birra piatta, abbastanza luppolata e molto piu digeribile.

Tornando alla nostra terza tappa, ecco l’esempio perfetto di una Keller, di proprietà della Brauerei Spezial, adornata di alberi per un’ombra essenziale in questi siti di mescita. Spezial Keller è una meravigliosa keller immersa nel verde con vista sulle guglie della città, dove bere ottima birra, mangiare e passare un pomeriggio in assoluta tranquillità. È pura magia. Difficile da spiegare a parole, vi consigliamo di visitarla per goderne a pieno la sua bellezza. Essendo una keller un luogo di mescita estivo il periodo di apertura è da Giugno a Settembre, occhio agli orari.

Quarta tappa : Wilde Rose Keller

Confinante con Spezial Keller, troviamo un’altra keller sullo stesso colle, a pochi passi a piedi in salita. Ricca di alberi di castagno e molti posti a sedere, non vanta di una vista su Bamberg come Spezial, ma di un’ottima ombra naturale, cucina e servizio delle birre di Schlenkerla e altre a nome Wilde Rose (con un fantastico boccale) prodotte da Keesmann.

Quinta Tappa : Kraus Brauerei

Il terzo giorno, già programmato da tempo, necessita di un piccolo spostamento in treno da Bamberga a Hirschaid, circa 10min di tratta, per raggiungere un piccolo villaggio di 11.000 abitanti circa. Dopo una bella notte di riposo, l’orario di arrivo al birrificio di Kraus è intorno a mezzogiorno. Brauerei Gasthof Kraus è un birrificio, locanda e biergarten attivo a conduzione familiare dal 1845. Tra l’altro la cucina offre carni e salumi di una macelleria di proprietà.


Arriviamo in una giornata davvero molto calda, ma una volta immersi tra gli alberi del biergarten, la temepratura diventa immediatamente confortevole, fresca ed appagante, accoglienza che rasenta la perfezione.
Le birre spillate sono molteplici, tra cui proviamo ottime Dunkel, Rauchbier e Pils. La cucina è la medesima delle prelibatezze offerte a Bamberga: maiale, maiale, maiale.

Non possiamo non provare lo Schauferla, la tipica spalla di maiale arrosto croccante della macelleria casalinga, servita con crauti e gnocchi di patata, una vera istituzione. Ciò che ci colpisce particolarmente da Kraus è l’essenza del bevitore locale. Qui i clienti assidui siedono ad un tavolo speciale chiamato Stammtisch. La loro vita da bevitori è strettamente legata al birrificio locale e lo sarà per sempre.

Sesta Tappa : Häschaadä Keller

Dopo il mastodontico pranzo da Krauss e qualche strascico portato dai tre giorni ad ingurgitare birra e maiale, nel bel mezzo del caldo pomeriggio di Hirschaid, sotto prezioso consiglio di Manuele Colonna, ci incamminiamo per circa 2km a piedi verso un boschetto antistante una superstrada, che nasconde un piccolo tesoro nel bel mezzo della Franconia: Häschaadä Keller. La lunga passeggiata di una 20ina di minuti ci permette di smaltire un pò il pranzo e di arrivare assetati, sotto un sole cocente, all’interno di questo magico bosco. All’entrata, come di consueto, la temperatura diventa immediatamente adatta alla vita, il fresco dei faggi dei beergarten è qualcosa che ti rimane profondamente  dentro pensando alle bevute in Franconia.

Häschaadä Keller è un meraviglioso bierkeller gestito dalla gentile famiglia Fleischmann, che in un batter d’occhio ti trasporta dalla rumorosa vicinanza stradale ad un’oasi di pace in mezzo alla natura. La piccola keller sotterranea presenta dinanzi un bancone con due botticelle fisse a caduta, una Knoblach Ungespundet, erbacea e piu secca ed una Hubner Vollbier piu maltata. A quanto pare recentemente è stata sostituita la birra di Krauss con Knoblach destando dispiacere tra i bevitori locali, sempre attenti al consumo del birrificio che vi è più familiare.

Per noi, tutto ciò, è stato come entrare nel paradiso. Innanzitutto il servizio: la botticella rappresenta la vera e propria bevuta della Franconia non avendo anidride carbonica residua e risultando più bevibile. Il famoso servizio alla tedesca, in 3 tempi, purtroppo, per fatto di organizzazione e tempi, è andato perduto anche in queste zone, la birra servita alla spina carica di Co2, senza schiuma e creando non pochi gonfiori di stomaco, calcolando anche l’elevato consumo di carne di maiale, alla lunga potrebbe presentare problemi. Il prezzo, 2.50€ per il mezzo litro in coccio, il piu basso mai pagato durante il viaggio. Il servizio cucina, per lo piu freddo, come una vera keller dovrebbe, ed i suoi fantastici Bretzel. L’atmosfera, silenziosa e allo stesso tempo ricca, in pochi minuti dall’apertura e dal nostro arrivo, le numerose panche in legno sono state colmate da anziani, coppie, famiglie, ciclisti e bevitori solitari. Pazzesco. Qui abbiamo respirato la vera atmosfera della Franconia, il consumo di birra quotidiano e la bontà dei prodotti freschi ed i servizi  delle attività a conduzione familiare.

Quarto ed ultimo giorno, è tempo di fare le valigie. A malincuore salutiamo Bamberga con un treno di ritorno verso Monaco, stanchi ma felici, come i bambini che realizzano il sogno di una vita. Un pò di riposo sul treno regionale, che, in un tratto ci lascia ammaliati alla vista della meravigliosa regione dell’ Hallertau, da dove proviene il 32% di produzione del luppolo mondiale.

Last but not the least : Hofbräuhaus München

Per un attimo, abbiamo accantonato la birra artigianale. Una volta arrivati a Monaco di Baviera, non si può non fare tappa in un luogo che rappresenta la storia. In attesa del nostro aereo di ritorno, il pranzo della Domenica lo passiamo all’ Hofbräuhaus München, mondialmente conosciuta come HB, Birrificio Statale della Corte in Monaco. È di proprietà del governo bavarese ed il prefisso Hof (“corte”) indica che il locale e l’annessa fabbrica furono la birreria reale del Regno di Baviera. Il birrificio gestisce il locale nel centro di Monaco, la Hofbräuhaus am Platzl, il ristorante Hofbräukeller e la seconda tenda più grande dell’Oktoberfest, la Hofbräu-Festzelt. Qui si respira la storia. La struttura è mastodontica, ricca di dipinti e di ornamenti storici. Ci accomdiamo ad un tavolo in legno ed ordiniamo subito 1lt a testa di Helles Bavarese, a seguire una Sommerbier, birra stagionale, a prezzi decisamente più alti, “normali” rispetto ai giorni precedenti, mentre il copione culinario è il solito: maiale, patate, cipolle e salsicce. Un bellissimo siparietto di musica folk bavarese interpretato da una banda tipica che si esibisce all’interno della birreria ogni giorno, apporta un pò di allegria al nostro dolceamaro ritorno verso casa.