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DESCRIZIONE ETICHETTE

Tutte le nostre etichette rappresentano un “viaggio”. Viaggio attraverso la storia, la cultura, il passato ed il futuro. Scegliamo ogni foto, principalmente dal nostro archivio fotografico personale, e costruiamo l’etichetta intorno alla storia della birra, al nome, allo stile e alla foto che la rappresenta. Il lavoro è svolto da tutti e due i membri Shire, Mirko e Giggio, in collaborazione con la nostra amica grafica Anna Laura, senza la quale non esisterebbe la vera identità grafica di Shire: dal logo alle etichette, dal merchandising alle grafiche di eventi, sponsor e post social. Ogni etichetta, oltre la rappresentazione fotografica, è composta da una banda di colore che consente di memorizzare ed associare il motivo ed il colore ad ogni singola birra, punto di forza della nostra identità grafica.

ECBERT – BEST BITTER

Ecbert è la nostra prima birra. Il nome è una dedica al sovrano che nella prima parte del nono secolo rese il Wessex il più potente tra i regni anglosassoni. Come prima etichetta non potevamo non rappresentare la cultura a cui ci ispiriamo e le fondamenta del progetto Shire, la cultura birraria britannica. Come meglio rappresentarla se non con l’emblema della convivialità delle Pubblic House : il bancone. Bancone in legno intriso di storia, di odori e di leggende. Le lunghe serate, il mormorio dei bevitori e viandanti, la musica in sottofondo e grandi pinte di Best Bitter spillate dall’handpump.






MACCLESFIELD – DARK MILD

Macclesfield è la sorella di Ecbert, le due birre primordiali del progetto Shire Brewing. Il nome è senz’altro una dedica al folle genio Ian Curtis, frontman di una delle nostre band preferite, i Joy Division, ed alla cupa nuvola dark che avvolge la loro storia. L’etichetta rappresenta i tipici comignoli britannici in mattoncini rossi, immersi nel tetro e grigio pallore delle nuvole e della pioggia inglese, il corvo è indubbiamente e mitologicamente un simbolo tetro e misterioso per eccellenza.









SPANCIL HILL – IRISH DRY STOUT

Spancil Hill, la terza creazione Shire Brewing, era già da tempo nel cantiere, sia brassicolo che grafico. Avevamo già in mente come muoverci per questo capolavoro. È una delle etichette che ci rappresenta di più ed è la prima foto che ritrae la nostra Contea, Porciano. Il nome è ispirato ad una ballata tradizionale irish folk, scritta da Michael Considine ed interpretata nella nostra versione preferita dai The Dubliners, gruppo folk irlandese. Il malinconico e romantico testo della canzone racconta di un emigrato irlandese negli Stati Uniti, che non farà mai ritorno dalla sua amata compagna e nel suo paese natale, in Irlanda. In sogno ricorda una fiera di cavalli sulla collina di Spancil Hill. La foto è stata scattata in un tipico pomeriggio agreste nell’inverno precedente alla fondazione di Shire Brewing, su una collina sottostante il Bosco di Porciano Vecchia, ritraente una antica stalla ed il tramonto invernale.









GELBE STRASSE – Zwickelbier

Gelbe strasse è un’altra etichetta che rappresenta profondamente la nostra storia e fonte d’ispirazione. Il 23 giugno 2021 percorrevamo la nostra meravigliosa Gelbe Strasse “strada gialla” di Porciano nel periodo più bello dell’anno: la mietitura del fieno. Di km ne abbiamo fatti circa 465, per raggiungere i nostri amici di BiRen – Birrificio Renazzese e collaborare a quattro mani su questa birra. La foto è stata scattata molti anni prima nello stesso periodo. Periodo che per noi è di profonda ispirazione ed illuminazione: a Giugno sulla strada principale di cipressi che porta all’ingresso per Porciano potete essere sommersi dall’odore e dalla vista mozzaffiato dei tipici balloni di fieno che riempiono i terreni secchi. È l’ avvento dell’estate. In etichetta è possibile anche notare un scorcio del Lago di Canterno, lago di origine carsica con una vista sbalorditiva avente sfondo i Monti Ernici.









DECUMANO EST – Kellerbier

È ad est della contea che si produce la miglior qualità di birra. E la foto di questa etichetta, scattata dal nostro amico Lucio Petrucci, ritrae il luogo più ad est della Contea Porciano. Il Lago di Canterno. In una meravigliosa veste grafica primaverile, sono esaltati tutti i colori più intensi della Contea, nel lago di origine carsica a circa 5km da Porciano.









PROFANATOR – Doppelbock

Profanator è la nostra German Doppelbock di ispirazione prettamente tedesca, anche nel nome. Il suffisso -ATOR richiama la doppelbock capostipite “Salvator” e tutte le sue discendenti marchiate da un bel caprone in etichetta. Il nostro caprone è immortalato dalla nostra grafica Anna Laura in un meraviglioso sfondo di nebbia sulla cima del Monte Autore, Subiaco, a qualche km da Porciano.









ULTIMO FOCOLARE – Scotch Ale

La grafica di questa Ale invernale è stata pensata e progettata durante l’inverno 2021. Il nome, da buoni nerd, si rifà all’ultimo castello e roccaforte situato ai confini del mondo di Westeros, il piu a nord dei sette regni, proprio sotto la Barriera di Game of Thrones. I motivi disegnati in etichetta rappresentano lo stile, nel nostro immaginario, di un pub sperduto ai confini delle Highlands Scozzesi : carta da parati, legno, moquette… una vecchia Pubblic House intrisa di odori di vita. Con un buon libro ed il tepore del caminetto ad accompagnare la vostra fedele pinta colma di birra.









MATKA – Tmave Pivo

Praga, Matka, ovvero Madre di tutte le città. Questa grafica medievale è un’altra foto scattata da Anna Laura, la nostra grafica, direttamente alla fonte. L’immagine ritrae lo storico Ponte Carlo in pietra, in una splendida cornice invernale, leggermente ritoccata graficamente e resa ancora più fiabesca.









WESTLAND ROW – Oyster Stout

Westland Row è la nostra Stout irlandese alle ostriche. Brassata in onore della festività di San Patrizio, riporta in nome l’omaggio al poeta Oscar Wilde, nato al 21 di Westland Row, Dublino, nel 1894. L’etichetta totalmente scritturata graficamente da Anna Laura, rappresenta un pò il nostro lato fanciullesco ed hobbit, una vecchia libreria impolverata e tante storie da raccontare . E sapete cosa troviamo alla fine dell’arcobaleno? È scritto nell’etichetta. Basta fare attenzione.












SECOND SKIN – West Coast IPA

Agosto, 2019.
Siamo sulle rive di Venice Beach, L.A. , ammirando le prodezze dei giovani talenti dello skatepark, tra vinili, lettori CD, murales, sulle orme di Jim Morrison ed i Doors, in un luogo fermo nel tempo. In una città in pieno fermento, ricca di artisti, di movimenti giovanili, stravagante, esplosiva e colorata, in pieno stile American Dream, alla ricerca del nettare luppolato americano, tra nuove onde e vecchie intramontabili certezze, godiamo di fronte ad un sole californiano sorseggiando Pliny The Elder.
L’etichetta è un omaggio agli anni 80, ai colori stravaganti, ai videogame, gli arcade e le VHS. Il nome? La nostra “seconda pelle”, il luppolo ! Ancora meglio se sorseggiandola vi troverete ad ascolatre le profonde tonalità di dei The Doors, o perchè no Second Skin, incredibile canzone degli The Chameleons.









SELASSIE – English Coffee Porter

La grafica di Selassie è un omaggio alla birra che fece breccia tra gli scaricatori di porto e facchini, noti come “porters”, nel porto fluviale di Londra, tra il 700 ed 800, anni che rappresentano l’età dell’oro delle English Porter. Questa Porter è una collaborazione tra Shire e la torrefazione artigianale Fazenda Fiuggi, logo che in questa etichetta appare in una fusione con il nostro. Birra e grafiche fortemente incentrate sul caffè: il nome richiama l’imperatore d’ Etiopia Haile Selassie, avendo utilizzato un caffè di varietà Etiope, mentre i colori e l’entità fotografica rappresentano una Caravella, antica nave mercantine che ricorda gli scambi commerciali ed il trasporto di caffè, ed altri beni, via mare.










RAUS GIOVENCA – Rauchbier

L’etichetta è un altro capolavoro della nostra grafica Anna Laura. Lo stile un pò Van Goghiano ritrae una Giovenca (vacca giovane) fotografata dal nostro amico Francesco nei pressi di Porciano.

Il grottesco nome RAUS GIOVENCA proviene da una vecchia storia di paese risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Un ragazzo di campagna della zona di Porciano, travestito da militare tedesco, si intrufolò nella fattoria dei genitori per rubare una vacca a suo padre esclamando in un buffo accento simil tedesco “Raus giuvenca …e pure capizzo!” intendendo “via la giovenca con tutta la capezza!”, venendo poi deriso e riconosciuto dai genitori. E allora quale miglior nome se non Raus Giovenca, visto che il suo Raus assomiglia tanto a Rauch… che poi quadra perfettamente essendo uno stile di birra tedesco.







SCHICKSALSTAG – Altbier

Il nome di questa Altbier proviene da una data significativa dei tedeschi, lo Schicksalstag, letteralmente “giorno del destino”. Giorno fatale per la storia germanica. Il destino ha voluto che proprio il giorno di questa cotta in collaborazione tra Shire e Bajon doveva essere il 9 Novembre 2022 .

L’etichetta, ancora una magistrale opera della nostra grafica Anna Laura, rappresenta un biplano che sorvola una bellissima cartina con le due città birrariamente sorelle Düsseldorf (patria delle Altbier) e Colonia (patria delle Kòlsch) sulle sponde del fiume Reno.








BREA – British Golden Ale

Al margine della Grande Via Est, tra le Colline Vento ed il Decumano Est, vi è ubicata la zona di Brea, ove potrai rifugiarti a trangugiare birra a pompa nella famosissima locanda del villaggio.

In etichetta Anna Laura dipinge il nostro villaggio immaginario ideale, dove ci rechiamo mentalmente ogni giorno a bere, fino a passare le intense nottate di pioggia, tra viandanti, al nostro bancone preferito.

Se farai attenzione, potrai scrutare la famosa Locanda del Puledro Impennato.








ZWEISAMKEIT – German Ale

L’etichetta, ancora una magistrale opera della nostra grafica Anna Laura, rappresenta un biplano che sorvola una bellissima cartina con le due città birrariamente sorelle Düsseldorf (patria delle Altbier) e Colonia (patria delle Kòlsch) sulle sponde del fiume Reno.










ŽATEC – Bohemian Pilsner

L’etichetta da cui si possono scorgere paesaggi boemi, ma anche la Contea, ci ricorda molto le splendide vetrate della chiesa neogotica di San Pietro e Paolo che sovrasta la città di Praga su Vyšehrad, un promontorio roccioso dalla vista mozzafiato sul fiume Moldava.










HOW FORTUNATE THE MAN WITH NONE – IMPERIAL STOUT

L’etichetta per la prima volta stravolta cambia per rappresentare al meglio il buio, il vuoto e lo spazio, la maestosità della montagna e le sue oscurità, le profondità dell’essere come le profondità tenebrose di questa birra, un forte richiamo all’ignoto ed alla percezione astratta della vita. Ci lascia pieni di domande insolute risposte che non arriveranno mai.

Il nome, anche se lungo, non poteva non essere dedicato al gruppo che fin da ragazzi ci ha formato nel nostro essere, i Dead Can Dance con How Fortunate the Man with None, dal poema di Bertolt Bretch in una canzone che ci lascia senza fiato, in un mondo ossessionato dalla ricchezza materiale dove l’uomo senza nulla potrebbe ritenersi il più fortunato.